di Laura Frigerio
Oggi parliamo di libri e in particolare di "Domina", il secondo capitolo della trilogia della scrittrice inglese Lisa Hilton (edito da
Longanesi), che uscirà in Italia il 2 maggio e in contemporanea anche in Francia, Germania e Regno Unito. Il precedente romanzo, "Maestra" (2016), è stato un best seller
pubblicato in 42 paesi del mondo e ha venduto solo in Italia oltre 100.000 copie.
Judith Rashleigh, l’originale protagonista della serie, è stata definita dai critici britannici come un Mr. Ripley al femminile (The Times) e una moderna Becky Sharp (The Sunday Telegraph).
Considerata la risposta femminista all’Anastasia Steele di "Cinquanta sfumature di grigio", la protagonista di Domina si conferma un’antieroina decisa e senza scrupoli. Anche in questo nuovo
romanzo Lisa Hilton, storica dell’arte, laureata a Oxford, torna a rivelare i retroscena più oscuri e pericolosi del mondo dell’arte, trascinando nuovamente i suoi lettori nelle vicende di
Judith, dove male e bene si confondono e la bellezza si intreccia ai traffici illeciti della mafia internazionale.
Se il libro precedente aveva portato alla luce le truffe milionarie delle grandi case d’asta, Domina, ambientato in buona parte in Italia e immerso nel fascino misterioso e ambiguo della laguna
di Venezia, rivela il legame esistente tra il mercato delle collezioni private e la criminalità organizzata, la malavita serba e i grandi oligarchi russi. L’autrice, con una narrazione dai toni
cupi e dal ritmo serrato e tagliente, utilizza ancora una volta un grande maestro della pittura di ogni tempo come pigmalione artistico per il suo romanzo: dove Maestra aveva illuminato i tratti
di modernità delle opere e dell’esistenza di Artemisia Gentileschi, Domina indaga i lati oscuri e perversi dell’animo umano attraverso le tele e la vita di Caravaggio.
Vivamente consigliato!
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