di Eleonora Mazzotti
Prova, prova 1,2,3... Prova... Massaia 2.0.
Del mio amore per il canto e il teatro già sapete. Ciò che forse è meno conosciuta è la mia goffaggine nel preparare alcuni tipi di manicaretti.
Con le conserve e le passate me la cavo, ma la sfoglia non m'è mai riuscita. Mi sono applicata poco, finora, lo ammetto, e con grande rammarico, visto che ho ereditato non uno, ma ben due
taglieri corredati da grandi matterelli proprio dalle mie nonne. Qui non troverete perciò le foto patinate e ordinate come solo le vere blogger sanno fare.
Oggi voglio dimostrarvi che chiunque, applicandosi un po', può davvero fare qualcosa di speciale per la propria famiglia! Mi sono finalmente ritagliata un pomeriggio per me, complice il freddo di
dicembre e l'atmosfera natalizia nell’aria.
Ho liberato il tavolo, indossato una felpa comoda e preparato le mie 3 uova con 300g di farina. L'idea iniziale era proprio quella di fare una bella fontanella di farina all'interno del quale far
"sguazzare" le uova... ma potete ben intuire che invece è stata più una “rincorsa all'uovo" in giro per il tagliere.
Con la forchetta, però, l'impasto si è formato in fretta e ho così iniziato a lavorarlo con le mani, formando una bella pagnotta. Il tempo di infarinare il matterello e ho iniziato a stenderla.
La sfoglia, complice la fortuna del principiante, si è mostrata fin da subito bella elastica, e sono riuscita a stenderla su tutto il tagliere.
L'ho fatta riposare pochi minuti e subito l'ho arrotolata per ricavarne delle belle tagliatelle. (Si sono rivelate più "pappardelle" che "tagliatelle", ma a me piacciono belle spesse!) Il tempo
di finire di cuocere il ragù e ho subito buttato le tagliatelle in acqua bollente: in pochi minuti ci siamo gustati una bella porzione di pasta fatta in casa.
Devo continuare ad affinare la tecnica, è vero... ma il più è partire. E la genuinità è assicurata.