di Laura Frigerio
Ogni città nasconde storie, segreti e curiosità. Sono proprio quest’ultime che la giornalista e scrittrice padovana Silvia Gorgi racconta nel suo nuovo saggio “Le Incredibili Curiosità di
Padova” (edito da Newton Compton editori).
Il libro che arriva in un momento importante per Padova, sempre di più al centro dell'attenzione anche a livello nazionale, grazie alla sua candidatura a Patrimonio dell’Unesco nel 2020 con il
progetto di “Padova Urbs Picta”, ossia al suo ciclo pittorico del Trecento, che ha come fulcro la cappella degli Scrovegni di Giotto.
Una grande opportunità per la città del Santo, che sta attraversando un momento magico.
Ma quali incredibili curiosità cela nella sua storia lungo i secoli? Si potrebbe iniziare proprio da Giotto, uno dei suoi simboli, o meglio, non solo da lui, ma dal percorso di “salvezza
dell’anima” che se Giotto crea attraverso le immagini dei suoi dipinti, Dante plasma nella Divina Commedia. Perché questo parallelo? Perché Dante, Giotto, e Padova, tutti e tre assieme, formano
un triangolo assai curioso, dalle mille sorprese. Ed è sempre un triangolo, ma in questo caso d’amore e d’amicizia, quello che, in città, unisce il patrizio veneziano Andrea Memmo, creatore della
piazza più nota della città in stile illuministico, Prato della Valle, la nobile veneziana, nonché scrittrice, Giustiniana Wynne, e il grande seduttore Giacomo Casanova che, fra le vie patavine,
oltre a spezzare qualche cuore e praticare riti magici, trascorse l’infanzia e il suo periodo di formazione, allo studio, e alla vita.
Un territorio, quello patavino, che sempre ha attirato grandi personalità, come quella di Pierre Jules Théophile Gautier, il “papà” del Capitan Fracassa letterario, che vi arrivò mentre stava
facendo il Grand Tour, e non poté esimersi dall’esercitare il suo “spirito critico” anche quando si ritrovò a visitare le bellezze del centro storico: dal Caffè Pedrocchi alla Basilica del Santo.
Non fu certo l’unico intellettuale a essere stato spinto attraverso le rotte del Grand Tour a conoscere la città universitaria patavina: prima di lui Goethe, e molti altri intellettuali. Del
resto Padova fu una delle mete imprescindibili per la formazione dei giovani del tempo. E la città finì per essere location perfetta anche per uno dei drammi scritti dal grandissimo Victor
Hugo.
Nel Novecento delle guerre mondiali, il Bo, l’ateneo patavino si distinse, cercando di mantenere, fin quando fu possibile, ciò su cui era stato creato: la libertà. Una Resistenza, quella veneta,
messa a dura prova in città, dalla presenza della Banda Carità, nel corso del secondo conflitto mondiale. Il terrore prese forma a Palazzo Giusti, dove torture e nefandezze si materializzano in
maniera agghiacciante. Fatti, personaggi, relazioni che hanno segnato il passato di una città che s’appresta a vivere un momento magico, fra “Padova Urbs Picta” e gli 800 anni del Bo.
“Le Incredibili Curiosità di Padova” è il quarto saggio patavino scritto da Silvia Gorgi e arriva dopo il successo di “Forse non tutti sanno che a Padova…”,
“Storie segrete della storia di Padova” e “I Luoghi e i racconti più strani di Padova”.
PRESENTAZIONI
Silvia Gorgi vi aspetta per delle presentazioni del suo libro. Quando? Ecco i vari appuntamenti:
- 10 novembre Libreria Mondadori Bookstore di Piazza Insurrezione a Padova alle 18. Moderano Giacomo Brunoro e Maxi Sabbion
- 13 novembre OCP Officine Creative Pathos, via Cavalletto 26/28 a Padova alle 18. Modera Damiana Schirru
- 22 novembre, reading all'interno dell'800 Padova Festival, Caffè Pedrocchi, Sala Rossini ore 17
- 30 novembre Libreria di Cultura di Conselve, piazza XX settembre n. 62, Conselve (PD) ore 18
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