di Redazione
Il nostro paese è ricco di artisti di talento, che vengono giustamente riconosciuti anche all’estero. È il caso, per esempio, della regista Samantha Casella che con il suo
cortometraggio “To A God Unknown - Al Dio Sconosciuto” ha raggiunto la quota di 114 premi ricevuti da festival di tutto il mondo (tra cui il Global Shorts,
Montreal International Film Festival, il Metropolitan Film Festival NY e il Gold Star Movie Award).
Decisamente un record per la regista, già autrice del fortunato “I Am Banksy”, che ha colpito con il suo stile unico, in cui il cinema si nutre di suggestioni poetiche e pittoriche.
«Non avrei mai pensato che un cortometraggio così intimo e personale potesse essere tanto apprezzato in tutto il mondo e ancor meno che vincesse oltre cento premi. Il mio obiettivo è sempre stato
quello di intraprendere un percorso fedele a me stessa e non ho mai mirato ad accumulare riconoscimenti. Ad ogni modo, aver trovato consensi negli Stati Uniti quanto in India, in Russia quanto in
Canada o in Europa è gratificante e rappresenta uno stimolo per proseguire su questa strada» - dichiara Samantha Casella.
“To A God Unknown - Al Dio Sconosciuto” è diviso in tre capitoli (ognuno recitato in lingua originale): il primo è ispirato ai versi del poeta russo Sergey Esenin, il secondo si basa su un
romanzo di John Steinbeck che da il titolo all’opera, il terzo si chiude con dei brani poetici di Arthur Rimbaud. A
d unirli sono elementi primordiali quali l’acqua, il sangue, il fuoco, l’amore, Dio. Una chiave di lettura più approfondita suggerisce che tutti i capitoli trattano il tema del sacrificio rituale
in onore dell'amore, di Dio e della sacralità. Il "tempo" è la matrice della vita umana nel mondo, eppure se il tempo si fonde con il divino, ogni orologio viene annientato.
Il cast è composto da un solo attore, presente nel secondo capitolo. Dopo mesi di provini interminabili senza riuscire a trovare il volto giusto, alla fine la scelta è andata sull'italiano
Matteo Fiori, conosciuto negli Stati Uniti con lo pseudonimo di Brian Witt.
“To A God Unknown - Al Dio Sconosciuto” è stato realizzato con il prezioso supporto del gruppo di lavoro “The Wild Bunch”. Il montatore è lo stesso di “I Am Banksy”, ovvero Trevor Bishop. E lo
stesso vale per la colonna sonora, firmata da Massimiliano Lazzaretti, qui affiancato da Tatiana Mele. Il direttore della fotografia è Frank Hoffman. Per quanto riguarda gli aspetti di visual
effects ed effects templates sono state coinvolte numerose persone come Nassim Farin, Arseny Gutov a Lario Tus.
Tra gli operatori Dylan Winter e Nik Rijavec. I doppiatori sono il russo Viacheslav Syngaevskiy, l’americano Richard Lloyd Stevens e il francese Frédéric Bernard.
Il dipinto di Ofelia presente nel corso è stato realizzato da Claudia Drei, madre di Samantha Casella.
crediti foto: ufficio stampa