di Redazione
Continua fino alla fine di ottobre la campagna di Fondazione AIRC contro il tumore al seno, il cui simbolo è
un nastro rosa incompleto, per rappresentare l’urgenza di trovare nuove cure per le donne colpite dalle forme più aggressive della malattia.
A sostegno dell’iniziativa centinaia di monumenti in tutta Italia si sono illuminati: tutto è partito il 30 settembre quando AIRC e The Estée Lauder Companies Italia hanno illuminato in rosa la
Galleria Vittorio Emanuele II di Milano per la Breast Cancer Campaign, la cui madrina è Cristina Parodi.
I progressi della ricerca per la diagnosi e la cura del cancro al seno hanno portato oggi fino all’87% la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi.
L’attenzione deve però rimanere alta perché la malattia colpisce circa 55.000 donne in Italia ogni anno, una su otto nell’arco della vita, confermandosi come il tumore più diffuso nel genere
femminile1.
Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, con le sue ricercatrici e i suoi ricercatori, punta ancora una volta l’attenzione sull’urgenza di trovare nuove cure per chi deve affrontare le forme
più aggressive, come il tipo triplo negativo, che colpisce soprattutto in giovane età, e il carcinoma mammario metastatico, che riguarda circa 37.000 donne solo nel nostro Paese1. È una sfida
difficilissima, che AIRC ha voluto rappresentare visivamente con un nastro rosa incompleto, che richiede l’impegno di tutti per essere colorato interamente. Richiede l’impegno delle donne, che
devono sottoporsi agli screening e agli esami di controllo raccomandati per la diagnosi precoce; richiede l’impegno dei ricercatori, al lavoro per mettere a punto nuove terapie; e richiede
l’impegno dei sostenitori, che con le loro donazioni permettono alla ricerca di non fermarsi mai.
Un appello che diventa ancora più urgente ora che stanno emergendo gli effetti della pandemia da COVID-19 sui programmi di screening. Alcuni ricercatori hanno stimato che nel 2020 in Italia, nei
soli tre mesi di lockdown, circa 10.000 pazienti potrebbero non aver ricevuto una diagnosi precoce di tumore al seno, un numero che sale a 16.000 comprendendo il trimestre successivo. Un ritardo
che deve essere colmato al più presto, per ridurre il numero di diagnosi in stadi più avanzati della malattia.
Di seguito troverete il video con le testimonianze di Beatrice, curata per un tumore al seno, e della ricercatrice AIRC Ernestina De Francesco.
crediti foto: ufficio stampa