di Redazione
Un album uscito da poco e assolutamente da ascoltare? Indubbiamente il primo e omonimo album dei Little Boys: un ritorno all’inorganico, una full immersion di
verità, senza lavorazione sintetica nella stesura e nella registrazione delle 16 tracce che compongono l’omonimo album come progetto puro nella scelta stilistica.
Il loro modo di comporre segue un paradigma rigido, dove vige un minimalismo d’altri tempi che impatta naturalmente anche sull’immagine, con la predominante del bianco e nero. L’infatuazione per
il sound vintage li porta a “Sotto il mare recording studios” di Verona, dove per il loro primo album registrano sedici pezzi su nastro da 2” con Ampex 24 tracce. Incidono così in presa diretta
la loro attitudine rock, le influenze delta blues e l’arroganza acid-punk..
Intanto i Little Boys sono già pronti con il secondo Album, di cui si anticipano la presenza di tantissime collaborazioni e novità. “La sua stanza” scelta come prima traccia estrapolata
dall'album, parla dei sentimenti che porta l’amore, una relazione tormentata, dove entrambe le parti stanno cercando di sfondare una barriera.
Nel brano è messo in risalto il potere attrattivo generato dalla debolezza. La contraddizione è una ricerca della verità, abbandonata al timore dell’incertezza; il rifiuto del buon senso rende
possibile l'impossibile e per quanto spesso siano irrealizzabili i nostri desideri, la gente ama i sogni.
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