di Redazione
Il 22 aprile è la Giornata Mondiale della Terra e noi ve ne vogliamo parlare in musica e immagini grazie a tre videoclip di artisti particolarmente sensibili
all'argomento. Scopriteli insieme a noi!
“Sand and Stones” dei KamAaK
Lavoro audio-video che ha l'intento di sensibilizzare, attraverso il linguaggio dell’arte, sul tema della crisi climatica mondiale. La scenografia utilizzata
è il letto di un fiume in secca, dove a predominare è il colore bianco delle pietre in uno scenario quasi apocalittico e suggestivo.
«...sabbia e sassi...é questo quello che rimarrà, se tutti insieme non faremo dei cambiamenti nelle nostre vite. L’ acqua è vita, e l’arte deve dare il suo contributo utilizzando la forza del
suo linguaggio universale, per far arrivare questo messaggio a tutti» - queste le parole di Stella Manfredi e Luigi Castiello del duo musicale,
KamAak che accompagna con la sua composizione inedita di musica neo-classica il video della regista Anna Castiello.
"Non è tutto finito" dei Fuoricentro
Il nuovo singolo dei Fuoricentro è incentrato sul tema estremamente attuale del cambiamento climatico, che sempre di più sta avendo un impatto negativo sull'ambiente. Il videoclip, girato in
Sicilia, contiene delle immagini del WWF.
Il brano vanta anche uno speciale featuring con la mitica annunciatrice e conduttrice Maria Giovanna Elmi.
«"Non è tutto finito” perché siamo ancora in tempo per rimediare a quanto di negativo, in poco più di un secolo, siamo riusciti a fare al nostro pianeta, agli esseri senzienti, agli alberi,
al mare, al clima senza pensare a tutti coloro che verranno dopo di noi. Finora stili di vita sbagliati (ora non più sostenibili) e spesso interessi economici ci hanno portato in questa
direzione, ma si tratta di una strada non più percorribile. Serve una consapevolezza globale che ci permetta di evitare di commettere altri passi falsi» - dichiara Maurizio
Camuti, frontman della band.
"L'Unica Risposta" di Corally
La cantautrice Corally a.k.a Camilla Fascina continua con il suo progetto musicale in supporto a Sea Shepherd.
«In un’ottica biocentrica tutti gli esseri sono interdipendenti. La natura è fondamentale per la nostra sopravvivenza su questo pianeta. E invece di rispettarla, con ogni mezzo la
distruggiamo, solchiamo terre e mari e crediamo di poter conquistare tutti gli spazi e tutte le creature. È più importante un riccio, una balena, un’ape o un uomo? L’unica vera risposta è che
dipendiamo l’uno dall’altro. Siamo una cosa sola. Facciamo parte di un delicato equilibrio che, se rotto, porterà tutti noi all’estinzione. L’unica risposta rimane la scelta: possiamo ancora
scegliere se renderci protagonisti della nostra condanna o essere i fautori della nostra salvezza. Ognuno può scegliere se distruggere o proteggere questa meraviglia» - dice Corally.
crediti foto: ufficio stampa KamAaK, Corally e Fuoricentro