di Redazione
Angélique Cavallari è la coprotagonista del film “Dark Matter” di Stefano Odoardi che uscirà al cinema il 4 Maggio (distribuito
da Superotto Film Production).
Ricordiamo però che l'artista italo-francese ama esplorare sempre nuovi territori, tra musica, arte e poesia. Sul fronte musicale, dopo i brani originali di “Collection A” (la compilation di
musica poetico-elettronica composta e scritta in collaborazione con Alexis Bret) la sua produzione continua questa volta con un singolo dal titolo “Trying to stay”, scritto e
cantato da Angélique e composto con un nuovo collaboratore ovvero Fabio Costa, con il quale forma un nuovo gruppo chiamato Nine Velvet.
Se in “Collection A” troviamo un mondo sonoro liquido, fatto di atmosfere fluide, crepuscolari e sintetiche, tra ambient music e sperimentazione, in “Trying to stay” dei Nine Velvet viene
conservata un'atmosfera nottura e sognante che evoca un genere molto amato dal grande pubblico ovvero il trip-hop (quello, per intenderci, di gruppi come Portishead e Massive Attack). “Trying to
stay” è già su Youtube, ma presto arriverà anche su Spotify, Bandcamp e tutte le piattaforme di musica streaming (dove potrete trovare anche i brani di “Collection A”).
DARK MATTER
“Dark Matter” di Stefano Odoardi è un film tra sogno e realtà, degno di un thriller alla David Fincher. Ormai siamo abituati a vedere Angélique Cavallari in ruoli sempre diversi.
Con Elena, la protagonista femminile di questo appassionante thriller, Angélique è di nuovo messa alla prova con un lavoro attoriale fine e profondo. Non solo la trasformazione psicologica è
intensa ed accurata, ma anche quella fisica è ancora una volta notevole, rendendola a tratti irriconoscibile o comunque molto diversa dalla sua vera natura. Irrobustita e spesso estenuata in
viso, anche grazie al trucco di scena, notiamo in primo piano non la bellezza ma il cambio repentino di sguardi ed emozioni perfettamente incarnate dall’attrice, che lascia il posto integralmente
al suo personaggio.
Elena è una donna che sembra carnefice, ma in realtà è anche (e soprattutto) vittima. La sua storia la scopriamo con lo svolgersi del film ed è scioccante, tanto da obbligare lo spettatore ad
abbandonare ogni giudizio superficiale. Questa donna nasconde dei segreti che le spezzano il cuore, dei traumi forse insormontabili e, nonostante tutto, conserva in sé una parte infantile che
traspare sottilmente. È una donna rotta, che agisce con un istinto quasi animalesco, ma che ha dentro anche molta grazia e luce. Un bel contrasto da far coesistere in un unico personaggio «Mi
sono ispirata un po' a Charlize Theron nel film “Monster”» - dichiara Angélique - «Il regista Stefano Odoardi mi ha dato dei riferimenti molto particolari per questo ruolo, a partire
dalla simbologia del nome Elena (che è luce). Abbiamo lavorato insieme alla costruzione psicologica, all’acconciatura, fino alla scelta dei vestiti di scena. Poi ho avuto degli ottimi partner di
lavoro (con i quali Elena si relaziona) come Thierry Toscan e il piccolo Giulio Cecchettini».
ALTRI PROGETTI TRA ARTE E POESIA
Angélique Cavallari ha anche dato vita al progetto “Il Podcast d’Angélique”, in cui legge dei poemi da lei scelti e principalmente scritti da poetesse non viventi, pacifiste
militanti del mondo intero non sempre conosciute. Il suo desiderio è infatti quello di rendere omaggio e dare voce a queste poetesse che hanno dato luce e sublimato situazioni spesso
inenarrabili. I podcast sono postati a cadenza regolare e alternati tra la lingua francese e l’italiano, alcuni poemi sono in dialetto, altri saranno letti in lingua originale. È un progetto in
costante divenire, che potete seguire su YouTube ma presto anche su Spotify e altre piattaforme streaming. A proposito di poesia: Angélique sta continuando a scrivere e presto pubblicherà la sua
nuova raccolta poetica e, dopo il successo del suo ultimo reading “Poesia nuda e cruda” al Cineteatro Farina di Foggia, è in fase di organizzazione un suo tour di “Lettura poetica” in tutta
Italia.
Angélique continua ad aprirsi senza limiti nella creazione e nella sperimentazione. «La visione poetica e creativa è rinascita, libertà e coraggio» - afferma e, dopo la sua performance
“Phoenix - Poetics Acts”, tra sogno e surrealismo, svolta per le strade di Parigi, con il reperto video proiettato nelle gallerie del mondo intero durante l’Iper Festival (l’evento phygital nato
dal Museo delle Periferie di Roma) si è immersa nell’universo della pittura. Dipinge opere di diverso formato e con gli acquerelli ha ultimato una serie di “Velieri e Paesaggi
Onirici”. Sta sperimentando la china con la quale ha iniziato una serie che si chiama “Strappi e Paesaggi Liquidi” e sta approfondendo la pittura ad olio con la quale ha ultimato una serie
astratta de “I Paesaggi Interiori”, ma con la quale sta approfondendo anche lo studio di ritratti, visi e sguardi.
crediti foto: ufficio stampa Angelique Cavallari