di Redazione
È in corso la decima edizione di Venice Fashion Week
(che proseguirà fino al 28 ottobre) e tra i progetti speciali in calendario c'è, questa domenica 22 ottobre, l'appuntamento a Palazzo Sagredo con l’alta
moda delle sartorie e dei maestri artigiani uniti dal filo conduttore dell’alto artigianato, negli spazi monumentali dell'hotel 5* Palazzo
Sagredo.
Abiti da sogno, tecniche spettacolari, gesti antichi: mentre gli artigiani della moda condivideranno i segreti sartoriali utilizzati nelle proprie collezioni sostenibili, scrittori e creativi
racconteranno storie di bellezza e di vita per guardare la moda sotto diversi punti di vista.
Ore 16 - La moda come evoluzione
Venice Fashion Week presenta il romanzo d’esordio di Monica Re, scrittrice, storyteller ed esperta di marketing contemporaneo, vincitrice del premio speciale per la scrittura creativa ai TAOMODA
AWARDS, gli oscar della moda.
- Una Venere Isolata (Ed. Do it human) di Monica Re
Con questa favola contemporanea ambientata nel mondo della moda e narrata attraverso i filtri delle percezioni sottili della protagonista, Monica getta i semi per una nuova cultura
anticonvenzionale, che vive la moda come strumento di evoluzione.
Ore 17 - The Blue Artisan
Il premio alla trasmissione del saper fare è il riconoscimento all’eccellenza artigiana sostenibile che ha saputo tramandare il proprio sapere alle nuove generazioni. Ideato da Venezia da Vivere,
il premio è realizzato da Pierpaolo Seguso della Seguso Vetri d’Arte, azienda veneziana nata nel 1397. Verrà conferito nella Sala della Musica al Maestro Sarto Franco Puppato, Maestro d'Arte e
Mestieri per e Miglior Sarto d'Italia per Arbiter.
Dalle ore 18 - Gli atelier
L'appuntamento a Palazzo Sagredo con l’alta moda mette in scena maestri e designer che presentano dal vivo creazioni e tecniche, condividendo la loro esperienza e il processo produttivo.
Ecco i brand selezionati:
- Atelier 23 di Fosca Parisi
Fosca Parisi è una giovane sarta veneziana che ha creato un atelier e laboratorio creativo specializzato nella creazione di abiti da cerimonia e da sera, frutto di un progetto di vita per una
moda sostenibile e tailor-made, e dove l'unicità di ogni creazione rappresenta l’individualità della persona che la indossa. Perfezione del taglio, preziosità dei tessuti, accuratezza dei
particolari e accessori artigianali rappresentano le fondamenta della creatività della designer.
- épaule 6419 di Sabrina Favaro e Gaia Casale
épaule 6419 è un brand sartoriale veneto, creato da Sabrina e Gaia Casale, di capispalla unici al mondo che vengono definiti "Luxury Bijoux" o “accessori per le spalle". Sono cappe, manteaux,
boleri oversize, ispirati alla geometria del cerchio e alla sua simbologia di perfezione e armonia. Rifiniti a mano e curati nei minimi dettagli dalle sarte della maison, hanno una caratteristica
che li rende più belli: sono creati con tessuti deadstock certificati con garanzia ReLiveTex®. épaule 6419 è un progetto di Sabrina e della giovanissima figlia Gaia, ispirate dalla maestria della
nonna, Philomena Sarti, e dal profumo dei tessuti di pregio del suo laboratorio sartoriale. Oggi è una maison tutta al femminile che valorizza il saper fare artigiano. Ricerca, design e un guizzo
inatteso: l'ultima creazione della maison épaule 6419 è la Cappadress.
- (mine de rien) di Francesca Venuti
Abiti-origami in seta dalle volumetrie e geometrie uniche. (mine de rien) è l’omaggio della designer e artista Francesca Venuti, che crea i suoi abiti grazie alla tecnica della plissettatura
fatta a mano, alle antiche maestranze d’arte fiorentine. Tagli e scolli definiti ed effetti tridimensionali danno vita a giochi di chiaroscuro ed enigmatici effetti ondulati. Gli abiti da sera
giocano con i volumi dei drappeggi, omaggio al peplo greco, l’abito delle dee.
- Neris Style di Neris Beniamina Zecchin
“Fare il sarto richiede due doti: bisogna saper immaginare un capo, ma è necessario anche imparare le tecniche per realizzare ciò che si è immaginato. Teoria e pratica vanno di pari passo e la
bottega rimane sempre il luogo più adatto alla formazione”. Neris Beniamina Zecchin è maestra sarta dell’Accademia Nazionale dei Sartori e Presidente Nazionale dei Sarti e Stilisti di
Confartigianato. Le caratteristiche delle sue collezioni di alta sartoria sono la perfezione nel taglio e rifiniture impeccabili.
- Tabarrificio Veneto di Sandro Zara e CINI Venezia
Il visionario Sandro Zara ha fatto tornare il tabarro di moda negli anni ‘70 e creato il Tabarrificio Veneto, dove i tabarri vengono disegnati, tagliati e cuciti uno ad uno da abili artigiani.
Ogni capo viene realizzato con tessuti naturali italiani di alta qualità e le tradizionali tecniche di produzione. Ogni singolo tabarro viene numerato progressivamente e marchiato con un proprio
nome.
CINI Venezia è un dialogo sartoriale sospeso nel tempo: cappotti no gender ispirati ai capi storici del lanificio Cini, azienda veneziana sorta quasi duecento anni fa. Solo materiali in purezza,
lana e Lino 100% provenienti dal territorio veneto. Lo stile è affidato ad una insolita accoppiata di tre generazioni: Albano Sandro Zara, classe 1941 (82 anni), e Vittorio Maria Zara, nato nel
2002 (21 anni). L’ambientazione sonora dell’evento sarà a cura di Enrico Coniglio, compositore e sound artist veneziano. L'aperitivo pè curato da Prosecco Rosè Lido Canella.
crediti foto: ufficio stampa Venice Fashion Week