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di Redazione
È una mostra che cattura a colpo d'occhio “Tights of Future” di Emilio Cavallini, che sarà possibile visitare al M.A.D. Mantova Art Design di Lucia Quasimodo (in via Cavour 59 a Mantova) dal 2 al
14 marzo.
Il vernissage, ad ingresso libero, si terrà il 2 marzo alle ore 18.
«La calza per la calza come l'arte per l'arte. La calza creata nell'ambito di una ricerca di innovazione è di per sé un'opera d'arte». Questo il motto di Emilio Cavallini nel momento della
creazione di una nuova collezione, che per lui è sempre stato frutto di un gesto artistico, anche da stilista. Poi, ad un certo punto della sua carriera, ha desiderato portare l'oggetto del suo
lavoro, ovvero l'abito della gamba su cui aveva concentrato la sua fantasia, dentro uno scenario inimmaginabile. Ha quindi iniziato ad estrapolare la calza dal suo contesto tradizionale per
innalzarla alla dignità di un'opera proiettata verso il non materiale.
«In questa mostra presento una selezione di opere in cui la calza diventa il pennello o il filo conduttore di tutti i quadri, da cui si può intravedere un futuro per la calza stessa» - spiega
l'artista - «La mia arte è pittura oggettuale ossia quadri oggetto. Una ricerca dei complessi rapporti tra spazio, luce e forma con un'astrazione geometrica in 3D».
CHI È EMILIO CAVALLINI
Emilio Cavallini è nato a San Miniato (Pisa) nel 1945. A metà degli anni'60 si è dedicato alle sue più grandi passioni, ovvero la moda e l'arte: il suo lavoro è emerso in modo innovativo e
orginale. Verso la fine degli anni'60 si è recato a Londra, dove ha collaborato con la mitica Mary Quant per le sue collezioni di calze.
Emilio Cavallini ha reinventato l'idea di collant, traendo ispirazione dall'arte contemporanea: grazie a lui le calze sono diventate un accessorio elegante che ha ridefinito la donna. La carriera
di stilista di Emilio Cavallini lo ha portato a frequentare vari circoli artistici, soprattutto negli Stati Uniti. Mentre acquisiva notorietà come stilista nel mondo della moda, ha iniziato a
creare importanti opere d'arte per soddisfare i suoi interessi personali. Qualche anno fa, nel 2010, ha deciso di dedicarsi esclusivamente alla sua arte e di renderla pubblica. Emilio Cavallini
utilizza per la sua arte materiali non convenzionali, presi in prestito dal mondo della moda: filati di nylon, tessuti stampati, i suoi collant, rocchetti di filato ecc. La sua ricerca artistica
si fonda sulla geometria e sulla matematica: punti, linee, quadrati, triangoli, cerchi sono disposti in un ambiente 3D. Tutto segue principi combinatori, permutazioni, algoritmi di crescita e le
più recenti teorie matematico-geometriche, come si può vedere dai titoli delle sue opere. Il percorso artistico di Emilio Cavallini segue importanti movimenti artistici della seconda metà del
1900 dall'arte cinetica all'arte generativa.
crediti foto: ufficio stampa M.A.D.