
di Laura Frigerio
È stata inaugurata il 9 aprile, durante la Milano Design Week, la mostra "Il Gusto dei Medici e il Dialogo sulla Tecnologia – Rendere Straordinario
l’Ordinario" che sarà possibile visitare fino al 21 aprile (dalle 11 alle 19).
Noi di Pinkandchic l'abbiamo visitata e possiamo dire che ne siamo rimasti veramente affascinati proprio perché unisce passato e presente proiettandoci verso il futuro, ma anche arte (nel senso
più alto del termine) e moda non dimenticando la tecnologia.
L'esposizione ci porta lungo un viaggio attraverso la contemporanea “Via della Seta”, nella quale arte, moda, design e innovazione cinesi s’incontrano con il genio artistico italiano della
Firenze dei Medici. Quest’evento istituzionale di rilevanza internazionale è realizzato nella cornice del Shenzhen/Milan Cultural Design Week, ed è promosso dalla Hui
Foundation in collaborazione con la Shenzhen Industrial Design Professional Association e il Distretto di Longhua.
La mostra, a cura di Giacomo Santucci e prodotta da YNT Museum, trasforma gli spazi del Complesso di San Vittore e Dei Quaranta Martiri in una dimensione
cyberonirica, dove passato e futuro convergono. Il percorso espositivo si sviluppa come un viaggio metaforico su due treni, Prometeo3011 e ZhuRong1956, che si fermano in una stazione chiamata
“Presente”. Qui, i visitatori sono invitati a immergersi in uno stimolante dialogo tra dipinti e sculture del ‘600 e ‘700 fiorentino (Salvator Rosa, Alessandro Magnasco, Gioacchino Fortini,
etc.), l’artigianato e la moda del popolo Miao della regione di Guizhou, e il design innovativo e le tecnologie all’avanguardia (come il robot umanoide Kuavo) della città di Shenzhen.
Concepita come una “conversation exhibition”, la mostra esplora poeticamente, attraverso 8 sezioni, il rapporto tra mente, cuore e mani, individuando nel concetto di “techne” il punto di incontro
tra arte, abilità pratica, conoscenza teorico-scientifica e pensiero storico-morale. Essa non ambisce quindi soltanto a costruire un ponte tra culture ed epoche lontane, bensì si propone di
dimostrare come l’arte, la scienza e la tecnologia siano strumenti universali di crescita e comprensione reciproca. È infatti un invito a riconoscere il valore universale della creatività, che ci
consente di abbracciare il concetto di Humanitas, riscoprendo la nostra capacità di trasformare il pensiero in bellezza, il sapere in innovazione, e la conoscenza in connessione, in un dialogo
senza tempo che unisce i popoli e apre la strada a un futuro condiviso di comprensione e progresso.
crediti foto: ufficio stampa Guitar